PIANTE ORGANICHE DGMC: SI PUO’ FARE DI PIU’ E MEGLIO

Roma -

Il previsto incontro del 5 ottobre 2020 tra il D.G.M.C. e le OO.SS. riguardante la “riformulazione delle piante organiche” è stato aggiornato al 14 ottobre 2020, tenuto conto delle richieste, anche della USB, di integrare la documentazione già pervenuta con l’organico attuale distribuito nelle varie articolazioni del Settore Adulti e Minori e i parametri utilizzati dal Dipartimento per operare quella che ci è sembrata una mera ridistribuzione del personale.

La USB nel suo intervento ha sottolineato che in sostanza le piante organiche esistenti sono rimaste invariate e che l’Amministrazione si è limitata a compiere un’operazione alchemica, spostando i numeri da un profilo all’altro e da una sede all’altra, tirando una coperta di per sé troppo corta e che lascia in gravissime difficoltà operative alcune realtà.

La USB ha chiesto ai vertici del Dipartimento se vi sia contezza dell’aumento esponenziale dei carichi di lavoro sia in termini numerici ma anche di complessità nella gestione dei fenomeni in termini di disagio, problematiche sanitarie, relazionali e familiari dell’utenza. Se abbia contezza della gravissima scopertura di personale amministrativo indispensabile al funzionamento degli UEPE e degli USSM, che aggrava e distrae i funzionari dai loro compiti istituzionali.

In sostanza la tanto sbandierata riforma epocale utile ad allineare l’Italia ai migliori modelli di probation europei, si scontra con una dura realtà che vede gli operatori del settore, altamente professionali, arrancare per garantire un servizio di qualità. La USB ha concluso chiedendo, se si vuole realmente restituire credibilità al sistema, di farsi parte diligente nei confronti della politica affinché si aumentino le piante organiche dei profili amministrativi e nell’immediato si proceda a coprire gli enormi vuoti di personale di alcune sedi.

In attesa di quanto richiesto all’Amministrazione invitiamo il personale tutto a rappresentare le criticità inerenti le rispettive sedi al fine di evitare che ancora una volta vengano calpestati i diritti e la dignità dei lavoratori e venga attribuita una concreta funzionalità a questo importante settore della giustizia.