[AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA] RICHIESTA DI SMART WORKING - dPCM 11 marzo 2020 – ulteriori misure per il contenimento del coronavirus.
La USB PI - penitanziari ha scritto all'amministrazione per sollecitare l'applicazione dello smart working vista l'emergenza sanitaria.
DI SEGUITO IL TESTO DELLA LETTERA
Al Capo Dipartimento
Dell’Amministrazione Penitenziaria
Francesco Basentini
Al Direttore Generale
del personale e delle Risorse
Massimo Parisi
SEDE
Oggetto: | DPCM 11 marzo 2020 – ulteriori misure per il contenimento del coronavirus. |
A seguito del DPCM indicato in oggetto il Governo ha stabilito che la modalità ordinaria di lavoro per le pubbliche amministrazioni è quella del lavoro agile, e che è necessario determinare le attività indifferibili da rendere in presenza.
Da questo ne deriva un ribaltamento di quanto indicato dalla direttiva unitaria delle Direzioni del personale del DOG, DAP e DGMC del 4 marzo 2020 n. 0046081 che imponevano una serie di requisiti per usufruire di modalità di lavoro diverse dalla presenza fisica in ufficio: in primis la presentazione della domanda da parte del dipendente, l’individuazione di un progetto, eventuale possesso e messa a disposizione di attrezzature informatiche etc…
Nella situazione attuale di pandemia conclamata il DPCM definisce invece quale modalità di lavoro ordinaria per i dipendenti pubblici quella del lavoro agile. E’ compito dell’amministrazione individuare i servizi che necessitano una presenza fisica sul luogo di lavoro e identificare espressamente il personale che debba prestare servizio in tal modo.
In attesa di un positivo e celere riscontro porgiamo cordiali saluti.
Roma, 12/03/2020 Il Coordinamento USB Penitenziari