[PENITENZIARI] MOBILITA’: FUMATA NERA

Roma -

Il 9 settembre u.s. si è svolto il primo incontro sulla mobilità del personale DAP, l'amministrazione ha rispettato l’impegno di convocare le parti sindacali già da settembre per procedere alla disamina della bozza di accordo, che ha fornito alcuni giorni addietro e che comunque alleghiamo al comunicato.

Oggetto di questa giornata di confronto doveva essere la disamina dei primi 7 articoli della bozza, il tavolo si è fermato ai soli primi tre articoli, con l’impegno di una nuova convocazione per mercoledì 16 alle 10.

La USB PI Penitenziari nei suoi interventi ha ribadito che nell’accordo deve essere ricompreso lo scambio di ufficio come al DOG, dove addirittura è stato posto un termine di 45 gg per dare una risposta ai lavoratori interessati.

Deve essere anche espunta la frase che consente all’amministrazione, per suoi motivi di non dar luogo all’interpello e cioè “,  fatte salve valutazioni diverse, che spettano esclusivamente all’organo centrale, che giustifichino il differimento del termine annuale” all’art uno. Per la USB è come firmare un contratto con una postilla che consente ad una parte di disattendere l’accordo senza neppure dare la necessaria informativa alle O.S., memori del passato non possiamo in questo accordo soprassedere a tale questione.

Per quanto riguarda l’articolo due, sul numero delle sedi che un candidato può scegliere, crediamo che debba essere data la massima possibilità ai lavoratori e quindi si è chiesta la possibilità di scegliere tra più di tre sedi, numero, questo, proposto dall’Amministrazione , ma che in passato ha dato adito ad ingiustizie e insoddisfazione dei lavoratori.

Sulle modalità di presentazione della domanda, deve essere realizzata una procedura internet che permetta, anche dalle postazioni fuori la rete del ministero della Giustizia, di poter inviare la domanda e se il lavoratore non possiede un pc ed una connessione internet, deve essere cura della segreteria dell’ufficio inviare tramite il protocollo informatico calliope la domanda cartacea dello stesso, in modo da avere in mano un numero univoco di protocollo.

Per quanto riguarda l’articolo tre, la USB è d’accordo sul vincolo di permanenza biennale presso la sede di un vincitore, solo per dare possibilità a tutti di muoversi, in sostanza chi ha vinto un interpello e prende possesso nella nuova sede non potrà partecipare ai futuri interpelli ordinari prima dei due anni, in modo da dare spazio a tutti. Se invece vi è un interpello straordinario è giusto che partecipi tutto il personale.

La USB ribadisce che è necessario giungere presto alla definizione di un buon accordo in modo da consentire già entro dicembre prossimo di bandire l’interpello ordinario e risarcire, solo parzialmente, dopo tanto immobilismo.

Vi terremo informati delle prossime bozze che perverranno e delle riunioni.