[PENITENZIARI] Gestione emergenza epidemiologica: fase due presso la sede del dipartimento: ESITO INCONTRO

Roma -

In data 8 giugno u.s. si è svolto, presso la sede del Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria, l’incontro volto a chiarire più nel dettaglio come affrontare al meglio la Fase due Covid per i lavoratori della sede dipartimentale.

Erano presenti i sindacati del comparto funzioni centrali e le RSU e RLS della sede, per la parte pubblica il Direttore Generale del Personale e delle Risorse dott. Massimo Parisi, la dirigente dell’Ufficio delle relazioni sindacali dott.ssa Ida del Grosso e il RSPP Massimo Avallone.

La USB PI Penitenziari ha ringraziato per l’opportunità e per l’attenzione dimostrata dal dott. Parisi in questo momento di emergenza, ma ha posto l’accento sull’urgenza di nominare il medico competente per la sede, sottolineando che in questo momento storico è necessaria la presenza di quest’ultimo anche per aggiornare il DVR, ha poi ripresentato le richieste per affrontare al meglio la fase due di questa pandemia, che seppur sono state segnalate nella fattispecie per la sede dipartimentale sono comunque le attenzioni da riportare in ogni ufficio territoriale.

Primo tra tutti il mantenimento dello smart working, inteso come modalità ordinaria di lavoro, almeno fino al 31 luglio 2020, un naturale rientro ci dovrà essere ma con le dovute cautele, tra queste la distribuzione dei lavoratori presenti in sede nel numero di uno a stanza, massimo due se si tratta di un locale più grande e adeguatamente arieggiato, questo per permettere ai lavoratori di non indossare la mascherina 6 o 7 ore di seguito, ma solo nei locali comuni.

Per quanto riguarda questo punto la USB ha richiesto al dott. Parisi di dare delle direttive univoche per il trattamento di tutto il personale della sede DAP, di monitorare le presenze giornaliere e nello stesso tempo di monitorare la situazione delle stanze e da quanti lavoratori esse siano occupate realmente.

Seconda attenzione è quella legata all’uso delle mascherine che deve essere obbligatorio nelle aree comuni, la USB ha chiesto una adeguata formazione dei lavoratori sul rischio contagio covid e che le mascherine siano calcolate in modo da poterne fornire giornalmente ai lavoratori presenti in sede.

La USB infine, ha integrato le molte richieste già inoltrate al Capo Dap con nota del 3 giugno u.s. con un’ulteriore proposta, cioè quella di istituire un gruppo o Comitato di Controllo per le misure di contenimento da COVID 19.