Convocazione presso il Dap per l'inserimento della Polizia Penitenziaria negli UEPE -nota a verbale-

Nazionale -

Nella giornata del 17/09/07 si è tenuta la riunione, con convocazione DAP, relativa all’inserimento della Polizia Penitenziaria negli UEPE.
Non si è giunti alcuna decisione e grazie al nostro intervento si è convenuti per un’ulteriore pausa di riflessione e approfondimento della questione.
Il Presidente Ferrara ha dichiarato che per concludere questa operazione non c’è urgenza e………..quindi staremo a vedere.

Di seguito la nota a verbale:


NOTA A VERBALE

Questa O.S., nell’esprimere il più totale dissenso dalla proposta di D.M. presentata, vuole sottolineare che questa Amministrazione non è affidabile perchè:
·    le ultime scelte operate portano dritte verso un carcere di polizia: la costituzione dei nuclei di P.G., la presenza per il controllo dei sottoposti a misure alternative negli UEPE, riconfermano la volontà a fare del sistema Carcere un sistema di Polizia senza il controllo dei Direttori, imperniato su criteri polizieschi e sicuramente non consoni alla gestione dell’art. 27 della Costituzione,.
·    Nel contesto prefigurato dal D.M. in esame il ruolo dei Dirigenti Uepe è ridotto quello di  funzionari di polizia, senza averne la qualifica (come del resto i dirigenti degli istituti) realizzando pericolose ambiguità e ancor più pericolose zone d’ombra, dove la line gerarchica non solo non è chiara, ma sarà oggetto di enorme contenzioso.

Consapevole tuttavia della professionalità della polizia penitenziaria, questa O.S. non accoglie la proposta perché:
·    è illegittima, dal momento che la legge prevede che il controllo sugli affidati sia fatto da Assistenti Sociali,
·    non tiene in nessun conto delle professionalità e dell’esperienza concretizzata e realizzata in questi anni dal Servizio Sociale,
·    né coinvolge gli Assistenti Sociali in questa prospettiva di cambiamento, e nei fatti è delegittimazione del lavoro fin qui svolto.

Soprattutto per questi motivi la RdB Pubblico Impiego dissente dalla proposta presentata e

DENUNCIA

L’occupazione degli UEPE da parte della Polizia Penitenziaria, senza alcuna selezione e senza alcun corso di formazione e, soprattutto senza compiti precisi. Vale la pena sottolineare che a Viterbo a fronte di 8 Assistenti Sociali sono stati inviati 1 Vice Commissario e due Ispettori, oltre ai due già presenti, a Campobasso con arroganza la Polizia Penitenziaria si è risentita perché il Direttore ha chiesto lumi sul loro utilizzo ( 7 A.S. e 5 Pol. Pen.). A Frosinone su sette Assistenti Sociali ve ne sono sei, con gli ultimi arrivati. E’ questo il rispetto del decreto proposto   ….la formazione,… la selezione  ?
    




A questo punto, stanti le attuali premesse, il personale del Comparto Ministeri è fortemente penalizzato, non solo operativamente, ma anche attraverso il confronto con i benefici contrattuali: deve essere messo in condizioni di lavorare realizzando una effettiva perequazione dei ruoli, visto che la strada intrapresa dall’Amministrazione, vede la Polizia Penitenziaria fare le stesse cose del  personale restante e quindi

·    Venga riconosciuta la pari dignità tra le componenti dell’Amministrazione
·    Venga riconosciuto il lavoro usurante e quindi lo scivolo di un anno ogni cinque
·    Venga aperta una immediata trattativa per definire il trattamento di missione del personale del comparto.
·    Venga aperta subito la trattativa sul contratto integrativo allo scopo di prevedere, attraverso quello strumento, le possibilità non previste da contratto, ma possibili per cercare di rendere meno pesante il confronto con la Polizia Penitenziaria

RIMANE LA DECISIONE DI CHIEDERE IL TRANSITO DEL PERSONALE DEL COMPARTO O NEGLI UFFICI DI SORVEGLIANZA IN QUALITA’ DI CONSULENTI, O AD ALTRA AMMINISTRAZIONE
                

IL COORDINAMENTO RdB PENITENZIARI
Roma,17 settembre 2007