D.G.M.C.: Esito incontro 26 Gennaio, BASTA SACRIFICI @usbsindacato

Roma -

BASTA SACRIFICI!

 

All’incontro del 26 gennaio il DGMC torna a chiedere al personale degli U.E.P.E. e degli U.S.S.M. ancora SACRIFICI. La svendita di funzionari, e amministrativi continua.

La precarizzazione dei funzionari di Servizio Sociale per questo governo è la soluzione alla carenza endemica del personale di servizio sociale per cui l’ultimo concorso è stato bandito nel 2000.

 

VERGOGNA!

 

Va in onda il solito programma confuso e privo di aderenza alla reale condizione degli Uffici che con la legge del 2014 attribuisce a questo professionista ulteriori compiti aggravandone vieppiù il carico di lavoro. Invece di un maggiore investimento economico in termini di risorse umane con assunzioni a tempo indeterminato e tramite concorso pubblico, questo governo favorisce il precariato anche con i funzionari di Servizio Sociale avviando un processo di esternalizzazione dei servizi che di certo poco ha a che vedere anche con la sicurezza tanto propagandata.

 

Denunciamo a voce alta quello che sta accadendo con la costituzione del DGMC e reclamiamo per le lavoratrici e i lavoratori del neo costituito Dipartimento: che gli esperti assistenti sociali cd. M.A.S.T.E.R., che hanno vissuto una condizione di precarietà professionale e lavorativa umanamente inaccettabile, e i prossimi esperti ex art. 80 O.P. che verranno immessi i servizio, siano stabilizzatiLa valorizzazione del ruolo altamente specializzato dei funzionari di Servizio Sociale e il conseguente riconoscimento economico.

La USB, non essendo pregiudizialmente contraria ad una unificazione di tutto il personale nel comparto sicurezza, già da parecchi anni insiste nel richiedere l’istituzione di ruoli tecnici,nella chiarezza in ordine al compito di aiuto proprio delle professioni sociali che rimane di competenza dei professionisti a ciò preposti dall’Ordinamento penitenziario. A maggior ragionein questo momento, in cui la sicurezza sembra prevalere ed è prossimo l’inserimento del Nucleo di Polizia Penitenziaria all’interno dell’U.E.P.E. e dell’U.S.S.M. e che i funzionari di Servizio Sociale sono chiamati ad essere stabilmente presenti all’interno degli istituti penitenziari (“antenne operative”) è opportuno che questa possibilità sia seriamente presa in considerazione.

 

Gli U.E.P.E. sono Uffici "a rischio" ove non si intende incrementare il personale di Servizio Sociale di ruolo che continua ad operare in condizioni di estremo disagio, personale che sappiamo è gravato da molteplici disfunzioni del sistema e dal carico di lavoro estremamente pesante e usurante nelle diverse tipologie d’intervento. Si tratta di prassi e interventi la cui complessità tecnica merita attenzione tanto quanto il lavoro svolto dal Personale di Polizia che opera all’interno degli istituti penitenziari e che per questi motivi ha il riconoscimento di svolgere un lavoro usurante, condizione che chiediamo sia riconosciuta ai funzionari di Servizio Sociale e agli Educatori.

 

L’implementazione del personale amministrativo e contabile in particolare nelle sedi distrettuali degli U.E.P.E. che dovranno assicurare, anche per gli uffici contabilmente non autonomi, la programmazione e gestione dei fondi assegnati dall’ufficio interdistrettuale.

 

Ci chiarisca Signor Ministro come intende coniugare la pressante richiesta lavoro all’esterno per il reperimento di risorse, le stipule di convenzioni, la valorizzazione delle “reti” di solidarietà, in assenza di mezzi e personale, con il paradossale ritorno al passato? Con la sottrazione di personale di Servizio Sociale per la creazione di “antenne operative”…….. invece dell’immissione in servizio di Educatori…..?

 

Lo stato confusionale in cui versa il DGMC è sotto gli occhi dell’opinione pubblica, Signor Ministro, il clima di incertezza che tutto quanto in atto ha ingenerato, non contribuiranno al buon esito della riorganizzazione dell’Esecuzione Penale Esterna.

 

Auspichiamo, signor Ministro, poter interloquire in tempi brevi per un confronto leale e costruttivo.