LETTERA AL MINISTRO SUL TAGLIO DEL PERSONALE

IN ALLEGATO LA LETTERA AL MINISTRO

Roma -

Signor Ministro,

 

siamo costretti a rilevare l’evidente incoerenza tra quanto si afferma in tema di stato di emergenza della situazione carceraria con l’intenzione, comunicata alle OO.SS., in data 13.1.2012, di tagliare gli organici del Personale Penitenziario non appartenente ai ruoli del Corpo della Polizia Penitenziaria, in ossequio alla Legge n. 148/2011 e precedenti.

E’ davvero incomprensibile, irragionevole, incongruo - finanche irresponsabile - non voler comprendere che tutto il Personale Penitenziario è impegnato ad assicurare, tra notevoli difficoltà, quelle attività istituzionali necessarie alla funzionalità del sistema penitenziario e, quindi, alla tenuta della sicurezza nazionale.

La Funzione Pubblica ed il Ministero dell’Economia, nonostante l’accertata gravità della situazione carceraria, ritengono non dover escludere il Personale Penitenziario dai tagli del pubblico impiego.

La giudichiamo una decisione gravissima, capace di accelerare l’esplosione del sistema penitenziario.

D’altro canto l’orientamento di confermare i tagli agli organici del personale penitenziario è in netta contraddizione con gli intendimenti del Governo che afferma di voler costruire nuovi padiglioni detentivi e nuove carceri, nonché ampliare la portata delle misure alternative.

Ci chiediamo come possano realizzarsi tali obiettivi se non attraverso un adeguato ampliamento (altro che tagli) delle dotazioni organiche del personale necessario al funzionamento dei servizi e delle attività.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Già oggi accade che moltissimi istituti penitenziari e uffici dell’esecuzione penale esterna risultino privi di direttore titolare, per non tacere delle già gravi deficienze organiche degli assistenti sociali e degli educatori.

Così come in diversi istituti e uffici dell’esecuzione penale esterna, mancando il personale addetto a compiti amministrativo-contabili e di segreteria tecnica ed amministrativa, si è costretti ad impiegare unità di polizia penitenziaria che vengono distratte dai compiti istituzionali.

Tutte le OO.SS firmatarie della presente auspicano che alla dichiarata emergenza dei proclami si passi alla concretezza dei fatti per stoppare la devastante situazione emergenziale.

Le scriventi OO.SS., pertanto, propongono che, con procedura d’urgenza, si provveda alla sospensione delle iniziative finalizzate al taglio degli attuali organici del personale penitenziario non inquadrato nel Comparto Sicurezza, favorendo un percorso inclusivo del predetto personale nei ruoli tecnici della polizia penitenziaria.

Le OO.SS. firmatarie del presente documento ritengono, altresì, necessario procedere a colmare i vuoti degli organici dei ruoli dirigenziali.

Ritengono, inoltre, indispensabile una rivisitazione del D.M. di organizzazione del DAP per la quale, pur rientrando tra le prerogative Sue e del Governo, le scriventi OO.SS. offrono la piena collaborazione, scevra da ogni pregiudizio iniziale, affinchè si possa addivenire ad una condivisa elaborazione.

Per tale ragione Le chiediamo di calendarizzare un incontro urgente con le scriventi OO.SS. per affrontare congiuntamente e sinergicamente le difficoltà del momento e le possibili ricadute delle scelte che andranno a definirsi.